La rottura (o lacerazione) della cuffia dei rotatori è molto frequente e oltre a causare dolore, comporta un indebolimento alla spalla che non permette di eseguire tranquillamente azioni e movimenti quotidiani.
Le lesioni sono di tipo acuto o degenerativo. Nel primo caso si tratta di rotture dovute a cadute, a movimenti con strappo o a sforzi nel sollevare qualcosa di pesante. In genere questa lesione è più comune nel braccio prevalente ed è associata ad altre lesioni della spalla, come la rottura della clavicola o la lussazione.
Nella maggior parte dei casi però si tratta di lesioni di tipo degenerativo e derivano da un logoramento del tendine nel tempo, causate dunque dall’usura, che avviene con l’invecchiamento. Le lesioni della cuffia sono dovute infatti a stress ripetuti, ovvero al ripetere lo stesso movimento della spalla, stimolando i muscoli e i tendini.
In genere i soggetti a rischio sono gli sportivi (in particolare chi pratica il baseball, il tennis, il canottaggio…) e chi svolge lavori che comportano sollevamenti ripetitivi con la spalla (muratori, falegnami…).
A contribuire alla patologia, vi è anche la diminuzione del flusso di sangue nei tendini e la conseguente capacità naturale di riparare i tendini. Inoltre con l’avanzare dell’età, vi è un’eccessiva crescita delle ossa (speroni ossei), che si vanno a strofinare sui tendini della cuffia, indebolendola e provocandone una possibile rottura.
Sintomi
Comunemente i sintomi sono:
• Il dolore continuo (anche a riposo)
• Il dolore durante l’extra-rotazione
• Il dolore durante il sollevamento e l’abbassamento del braccio
• Debolezza durante il sollevamento o la rotazione del braccio.
• Scricchiolio o sensazione rumorosa quando si muove la spalla in certe posizioni.
Cause
Quando le lesioni alla cuffia dei rotatori sono provocate da un incidente improvviso, causano dolore intenso e immediato senso di debolezza nel braccio. Se invece si sviluppano lentamente, il dolore peggiorerà con il tempo in modo progressivo. Inizialmente ci sarà comunque un alternarsi di periodi di benessere a altri di dolore ed impotenza funzionale.
Diagnosi
Dopo aver esaminato il paziente, il medico procederà con Raggi X e poi con la risonanza magnetica o l’ecografia, per avere tutte le informazioni necessarie riguardo la lacerazione e formulare una prognosi.
Trattamenti non chirurgici
Nel caso di trattamenti non chirurgici è consigliato il riposo e al limite l’utilizzo di un tutore (evitando attività che causano dolore alla spalla), medicinali anti-infiammatori, esercizi di fisioterapia, infiltrazioni corticosteroidi. Il trattamento non chirurgico evita i rischi dell’operazione, ma la dimensione della lesione potrebbe aumentare nel tempo e la forza del braccio rimane limitata. Se il dolore non migliora con i trattamenti non chirurgici allora il medico dovrà necessariamente proporre un intervento.
Trattamenti chirurgici
L’intervento chirurgico per riparare una cuffia dei rotatori lacerata, consiste nel ricollegare il tendine alla testa dell’omero (osso del braccio) e fissarlo all’osso in genere con l’utilizzo di microviti (ancore). Ci sono diverse opzioni per la riparazione di lesioni della cuffia dei rotatori.
Le tecniche più comunemente utilizzate sono la riparazione tradizionale a cielo aperto e la riparazione artroscopica (viene inserita una piccola telecamera nell’articolazione della spalla e il chirurgo usa le immagini visualizzate per guidare gli strumenti chirurgici).
L’artroscopia è la soluzione con maggiori vantaggi in quanto vengono eseguite incisioni più piccole, vi sono minori perdite ematiche e la ripresa è più veloce. Inoltre, il risultato estetico è di gran lunga migliore.
Riabilitazione
La riabilitazione completa dovrà essere di circa 5 mesi, di cui almeno 4-5 settimane di immobilizzazione del braccio con tutore e ginnastica passiva; seguirà un programma di ginnastica attiva per migliorare la forza e il controllo del braccio.